Il piatto Perfetto
Faggiano in umido con funghi
Abbinamenti
È un grande vino: fine, delicato, dal profumo intenso dei fiori di campo, con sfumature erbacee che ricordano il bosso. Al palato risulta asciutto, fresco, morbido e vellutato, con una spiccata mineralità, di medio tenore alcolico. Il colore è giallo paglierino tendente al verdognolo. Vino da bersi giovane ma con grandi potenzialità per l’invecchiamento. È una delle punte di diamante dell’enologia friulana. È eccellente come aperitivo, ottimo sugli antipasti in genere, sul pesce, sulle carni bianche.
Italiano o ungherese? O meglio: friulano o ungherese? Fiumi di inchiostro sono stati versati, sull’origine di questo vitigno, persino un processo internazionale è stato intentato per la sua paternità. Conti, cocchieri, frati, vescovi, guerrieri l’avrebbero importato in Friuli. E’ stata avanzata un’ipotesi secondo la quale il vitigno ungherese Furmint (che è alla base del vino ungherese Tokaji) abbia origini italiane, e derivi dal nome della nobile friulana Aurora Formentini, che nel Seicento portò in Ungheria delle viti di Tocai friulano, come dote matrimoniale. Questo, per i sostenitori della tesi, proverebbe l’origine italiana del vitigno Tocai. Si può solo affermare che il Tocai friulano, sia per vitigno che per vino, è diversissimo da quello ungherese.