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Alla mescita GANZO fondante
presenta una fitta e piacevole effervescenza, che permane a lungo nel
bicchiere. Sottili note di fiori bianchi e mela matura emergono con grazia dal
bicchiere per poi lasciare spazio a sentori fragranti di crosta di pane in cui si
insinua un'intrigante nota iodata. Al palato si esprime in modo equilibrato, con
un corpo morbido e carezzevole, sorretto da una buona freschezza e da una
accattivante sapidità. La gustosa alternanza tra sentori lievitati e salini
accompagna il sorso fino alla fine in modo elegante e sofisticato. Ottimo da aperitivo e in abbinamento a frutti di mare, pesce crudo,
tartare, piatti a base di pesce tipici della cucina giapponese, quali sushi e
sashimi. E’ un vino ottimo a tutto pasto.
Curiosità
Nella Venezia Settecentesca era chiamato “Ganzo” un lussuoso tessuto, assai di moda in quell'epoca tra le casate
abbienti della città lagunare, una stoffa pregiata impreziosita da ricami elaborati in filo d'oro e d'argento. Il colore
dorato, il perlage fitto, la finezza nei profumi e nei sapori hanno ispirato la
scelta del nome di questo vino, il GANZO fondante.
Anche GANZO fondante, infatti, afferma con forza la propria luminosità.
Ottenuto attraverso il metodo della rifermentazione naturale in bottiglia, riposa
sui propri lieviti, come un Metodo Classico.
Dire che mi ha sorpreso è dire poco, un vino prezioso, da contemplare, meravigliso.
Fatto bene, davvero bene, non conoscevo questo metodo di produzione, devo dire che ora voglio bere solo Ganzo,
non mi interessa altro!