La Famiglia Oberti ha un leitmotiv che racchiude ogni momento della produzione: innovare nella tradizione. E del resto da produttori eroici, che coltivano sulla schiena della montagna, non ci si potrebbe aspettare altrimenti: rimanere fedeli a una tradizione vecchia di secoli, trovando però modi moderni di conciliare lavoro, produzione ed esigenze di mercato. L’Azienda Agricola “La Grazia” è dunque un laboratorio di sperimentazione nel quale troviamo accenni antichi e passioni contemporanee, partendo dall’uso delle uve orobiche per produrre uno Spumante metodo classico nonostante queste ultime siano considerate di difficile vinificazione. Non arrendersi all’ovvio ma guardare oltre, come ai vitigni Piwi (ovvero le viti che resistono alle crittograme, come si evince dalla traduzione dell’originale termine tedesco pilzwiderstandfähige). L’ibrido incontra la tradizione negli uvaggi valtellinesi del Nebbiolo – Chiavennasca, coltivati utilizzando l’allevamento cosiddetto ad Archetto valtellinese, su terreni da sempre votati all’enologia oppure recuperati utilizzando i muri a secco. Rosé Brut è un Metodo classico delicato, da abbinare a tutto il pasto, Scintilla è un Rosso di Valtellina DOC che armonizza un pasto a base di polenta e pizzoccheri, ZeroVero è un Alpi Retiche Bianco che si concede il lusso della semplicità e della totale assenza di trattamenti chimici: difficile per il produttore, incredibilmente puro per il bevitore più attento. Lo sguardo si posa poi, curiosamente, su un vagone rosso “parcheggiato” a poca distanza dai filari: è il Trenino rosso del Bernina, che da Tirano porta fino a Sankt Moritz. Un richiamo del proprietario Paolo Oberti alla sua carriera nel mondo della logistica e dei trasporti, ma anche un simbolo di questo territorio profondamente turistico.