Siamo a Empoli, a un tiro di schioppo dalla elegante e frequentatissima Firenze. È il 1948, l’Italia unita e repubblicana si sta riprendendo dai difficili anni della guerra, e Otello Bettarini – un industriale di Prato con la passione per l’astronomia e il vino – decide di trasferirsi a soli 20 chilometri dalla seconda capitale d’Italia, per intraprendere un’attività che prosegue ancora oggi, oltre settant’anni dopo. La terza generazione dei Bettarini è portata avanti da Rolando, Ilaria e Michela, che parlano la lingua della qualità, dell’ecosostenibilità e della ricerca tecnologia che insegue il miglioramento del prodotto, della sua lavorazione e dell’apprezzamento da parte del mercato enologico. In questo eden sulla Terra, 60 ettari di filari, olivi e paesaggi quintessenzialmente toscani, rivive ancora oggi la voglia di Otello di creare qualcosa che durasse nel tempo. E che non smette ancora di stupire.