Rado Kocjancic


Rado Kocjancic
"Un ponte nel bicchiere, tra le culture del Mitteleuropa"

San Dorligo della Valle: istriano per parte, carsico per l’altra. Siamo all’estremo confine italiano, con la Slovenia che dista un tiro di schioppo. Un territorio difficile, che ha alternato nella sua storia millenaria culture spesso diversissime una dall’altra, come il capoluogo Trieste. Italiana sì, ma anche balcanica, mitteleuropea. Per noi, piacevolmente favorevole alla coltivazione delle uve (e in parte anche delle olive), dalle quali si ottiene il vino di Rado Kocjančič. Quest’azienda vinicola, fondata da Ivan Kocjančič addirittura nel 1866, solo 5 anni dopo l’Unità d’Italia, è oggi affidata a Rado e Samo, due fratelli che portano avanti l’attività basandosi su un terreno ampio otto ettari. La filosofia è quella del lavoro attento, dell’attenzione personale e della personificazione con il proprio prodotto, che già può contare su un terroir favorevole e su un clima difficile ma per certi versi generoso allo stesso tempo. Tradizioni millenarie che si incontrano per dar vita a vini “internazionali” sin dai grappoli e dal luogo in cui nascono le uve: se ne ottengono così bottiglie che parlano italiano e sloveno allo stesso momento, un ponte tra culture e tra sensibilità diverse.
