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Una grande occasione, Sorprendere gli ospiti, Fare bella figura, Una cena importante
Temperatura
18-20° C
Decantazione
1h
Calice
VINI ROSSI MATURI
Info legali
Contiene solfiti
Il piatto Perfetto
Faggiano in umido con funghi
Abbinamenti
Carne
Pasta
Selvaggina
Sensazioni
Prodotte 6000 bottiglie. Di colore rosso rubino carico, con sfumature e orlature granate, all’olfatto è fruttato e floreale e ricorda frutti di bosco con leggere note vanigliate.
Il gusto è caldo, opulento con tannini importanti ma morbidi, conserva una lunga persistenza gusto olfattiva con note balsamiche.
E’ perfetto con carni con funghi o tartufi, rosse brasate e alle brace, piatti succulenti.
Curiosità
Il Rosso Piceno esiste dal 1968 e a partire da quel momento in poi si è cominciato ad assistere a una progressiva crescita in termini di qualità generale. Se storicamente il territorio Piceno è sempre stato associato a produzioni abbondanti quantitativamente ma non altrettanto importanti dal punto di vista qualitativo, negli ultimi decenni, complice anche una drastica riduzione dei volumi produttivi su scala nazionale, sembra aver preso piede una nuova tendenza votata alla differenziazione e alla ricerca di una qualità sempre maggiore. Ma il Rosso Piceno è un vino dall’antica e nobile tradizione, tanto da essere già famoso al tempo dei romani. Tutto iniziò quando nel corso del I millennio a.C. i Piceni, una tribù italica probabilmente proveniente dall’attuale Umbria, si stabilì nelle basse Marche, cui diedero il nome. In seguito, a partire dal III secolo a.C., i contatti con i Romani si fecero sempre più intensi fno alla totale “romanizzazione” del popolo piceno. Risalgono proprio a questo periodo, grazie alle cronache degli storici romani Catone e Polibio, le prime testimonianze scritte di una già fiorente viticoltura praticata in questa regione e di notevoli quantitativi di uva importati fino in Gallia. È lo stesso storico Polibio, inoltre, a citare per la prima volta il “vino dei Piceni”, lontano antenato del Rosso Piceno e molto apprezzato dalle truppe di Annibale. Un aneddoto in particolare racconta che queste, in marcia verso Roma, stanche e malandate, avrebbero approfttato di una sosta in terra picena per ritemprarsi con abbondanti libagioni e massaggi a base di vino rosso invecchiato.