Passione di famiglia. Quante volte l’avete sentito dire di una cantina? In Italia è così: molte, moltissime aziende vinicole si basano sulla trasmissione della conoscenza da generazione a generazione. Come fa la famiglia Saputi, che nelle Marche coltiva i suoi vigneti addirittura nel 1962. Siamo nel Maceratese, più precisamente a Colmurano, immersi in un territorio squisitamente collinare che non è solo fondamentale per la buona riuscita dei vini ma è un invito alla bellezza per lo sguardo. Qui la natura è a 360 gradi, cattura l’occhio e lo culla come fanno questi vini col palato. Circondati dall’Abbadia di Fiastra, non lontani dalla storia di Macerata o dai reperti di Urbisaglia, tutto il sapore delle Marche parla attraverso bottiglie prodotte con attente tecniche di vinificazione, che sanno estrarre il meglio anche dalle vendemmie più difficili. Insieme alle botti di rovere, che cullano per lunghi mesi questi bianchi e rossi marchigiani, Saputi riesce a dare un’importanza prevalente a vitigni internazionali e locali: soprattutto alla Ribona, autoctona e quintessenzialmente marchigiana. Perché ogni buona tradizione ha radici profonde su cui poggiarsi.